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Microprocessore Arduino


Arduino è il nome di una piattaforma hardware per lo sviluppo di applicazioni basate sui microcontrollori ATMEL. Ideata in Italia nel 2005, è basata su una semplicissima scheda di I/O e su un ambiente di sviluppo simile al C++. Segue le specifiche di Wiring, un ambiente di programmazione open-source per impieghi su schede elettroniche, pensato per una facile applicazione. Arduino è un progetto italiano nato ad Ivrea e successivamente sviluppato all’università Los Andes in Colombia. Arduino può essere utilizzato per lo sviluppo di oggetti interattivi standalone, ma può anche interagire con software residenti su computer, come Adobe Flash, Processing, Max/MSP. La piattaforma hardware Arduino è distribuita agli hobbisti sia attraverso Internet che tramite fornitori locali ed è disponibile in versione pre-assemblata, mentre le informazioni sul progetto hardware (nel pieno rispetto della filosofia open-source) sono rese disponibili a tutti, in modo che, chiunque lo desideri, può costruirsi un clone di Arduino con le proprie mani. Una scheda Arduino consiste di un microcontroller a 8-bit AVR prodotto dalla Atmel, con l’aggiunta di componenti complementari che ne facilitano l’utilizzo con altri circuiti. Le schede ufficiali usano i chip della serie megaAVR ma i loro cloni sono disponibili anche con altri microcontrollori. La scheda Arduino è pre-programmata con un bootloader che semplifica il caricamento dei programmi nella memoria Flash incorporata nel chip, rispetto ad altri dispositivi che richiedono, solitamente, un programmatore esterno. Le recenti versioni di Arduino vengono gestite via USB, grazie a un’implementazione che usa un chip adattatore USB-seriale come l’FT232 della FTDI. Alcune varianti, come la Arduino Mini e la versione non ufficiale Boarduino, usano una scheda o un cavo adattatore USB-to-serial separato. Le schede Arduino dispongono di molti connettori di Input/Output usabili quale estensione per altri circuiti esterni.

Inoltre, sono disponibili commercialmente molte schede applicative plug-in, note come “shield” che permettono di espandere enormemente le capacità di interfacciamento con il mondo esterno.





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